“Buon compleanno Presidente!”

Chiara Cerantola

“Buon compleanno”, questo è il tweet che Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina, posta su Twitter con l’immagine del ponte di Crimea colpito e quella di Marilyn Monroe che intona appunto buon compleanno. Come per dire: il nostro regalo a Putin, per il suo compleanno.

Tre volte colpevole

Chiara Cerantola

Tutti ormai siamo a conoscenza del tragico omicidio di George Floyd avvenuto il 25 maggio 2020 nella città di Minneapolis, in Minnesota, dove Derek Michael Chauvin, un uomo di 44 anni, ufficiale del dipartimento di polizia di Minneapolis sconvolse non solo tutto il mondo, ma soprattutto  Quincy Mason Floyd di 22 anni e Gianna Floyd di 6 anni, togliendoli il padre.

La fatale challenge di Tik-Tok

Chiara Cerantola

Chi non usa tik tok al giorno d’oggi? Tutti ormai conosciamo Tik Tok l’app realizzata per far sbizzarrire i più giovani e la loro creatività, è talmente popolare da superare Instagram e Facebook, difatti è diventata l’app più scaricata al mondo. Per chi invece non sapesse che cos’è questa applicazione la risposta è semplice: si tratta di un social network che permette ai suoi utenti di realizzare video divertenti, creare nuovi contenuti o reinterpretare delle scene di un film o di una serie tv imitando i propri idoli. La parte fondamentale di Tik Tok sono le challenge (sfide tradotte dall’inglese) esistono quelle normali lanciate dagli influencer , composte da giochi o balletti ma sempre più frequentemente possono diffondersi sfide molto pericolose, come la black out challenge,cioè una gara che porta allo svenimento, queste sfide hanno iniziato a diffondersi soprattutto in questo periodo di lockdown dove i giovani chiusi in casa per la noia diventano molto vulnerabili.

Cosa vuoi fare della tua unica, folle e preziosa vita?

Chiara Cerantola

Una domanda difficile molti penseranno ma d’altronde abbiamo tempo per pensarci, la vita è lunga no? Nessuno di noi ha la certezza del domani, diamo solo per scontato che ci sarà, questa certezza però non ce l’aveva Zach Sobiech, un ragazzo americano come tutti, al quale però all’età di 14 anni venne diagnosticato un cancro alle ossa.