ATTUALITA'

Quando la solitudine si rivela una nostra alleata

Una studentessa dell’Einaudi

Gli esseri umani sono per natura creature sociali, la sopravvivenza e la così vasta proliferazione della nostra specie si basano sui legami interpersonali e sulle comunità. É quindi normale sentire la mancanza di questo elemento nei giorni di chiusura legati all’emergenza sanitaria del Covid-19. É giunta, nella quotidianità di tutti noi, una condizione in cui molti si trovano a disagio: la solitudine.
Ma essa non deve essere per forza legata a connotazioni negative, può anche rappresentare un valore, troppo spesso dimenticato nella nostra vita frenetica e iper-connessa. Così facendo, il silenzio non è più sinonimo di vuoto, ma ci permette di ritrovare ciò che forse non sapevamo nemmeno di aver perso: noi stessi.
La solitudine può essere “libertà dello spirito” (così come ci insegna Petrarca) e può avere diversi vantaggi.

1) Ci dona il silenzio necessario per ascoltare la nostra interiorità. Possiamo capire cosa ci rallegra e cosa ci tormenta davvero, riflettere sulle nostre emozioni e pianificare il nostro futuro.
Circondandoci sempre di altri individui rischiamo di confondere la nostra volontà con la loro e di farci condizionare troppo. Nella solitudine possiamo discernere ciò che davvero è giusto per noi e ciò che è solo frutto dell’influenza di qualcun altro.

2) Rappresenta un’opportunità per i nostri hobby. Dipingere, ricamare, scrivere, fotografare e tanto altro. Stando da soli possiamo coltivare le nostre passioni e/o scoprirne di nuove. Spesso gli impegni scolastici e lavorativi ci costringono a mettere da parte il tempo libero, ma è importante riuscire a ricavare del tempo per fare ciò che amiamo, anche in solitudine.

3) La solitudine ci porta ad essere più creativi e brillanti. Alcuni studi recenti hanno infatti confermato che le idee migliori vengono più frequentemente stimolate nei momenti di solitudine. Tutto ciò è anche dimostrato dagli artisti e dai letterati del passato che hanno composto le loro opere privatamente. Un po’ di solitudine è quindi un ottimo ingrediente per coltivare il proprio lato artistico.

4) Concentrazione. Essa è fondamentale, soprattutto per noi studenti. Certo, i lavori di gruppo e l’aiuto compiti possono essere metodi efficaci; ma per lo studio e l’apprendimento trovarsi in un ambiente silenzioso e libero da interferenze esterne è fortemente consigliato. Per prepararsi ad un’interrogazione, una verifica o completare un progetto, trovare uno spazio dove stare da soli può rivelarsi un’ottima scelta.

5) “Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata” dice Charles Baudelaire. Imparare a stare bene con noi stessi non è facile ma ci rende più forti, più sereni e più pacifici. Saper vivere bene la solitudine ci rende persone più equilibrate, capaci di relazionarsi meglio anche con gli altri. Il segreto è dare il giusto peso sia ai momenti sociali sia a quelli personali.

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