Gloria Zeneli e Davide Lago
Salve lettori! Oggi vogliamo parlarvi di un tema molto caldo tra i giovani: come iniziare ad investire in modo intelligente per chi è alle prime armi?
Durante questi anni di pandemia è stato rilevato un forte aumento di interesse verso il mondo degli investimenti, soprattutto da parte dei giovani, i quali, avendo più tempo a disposizione, hanno deciso di impiegarlo nell’ambito della finanza. Questo lo si può verificare dal fatto che dal 2020 ad oggi c’è stato un boom di nuove iscrizioni in piattaforme di trading ed exchange di criptovalute.
Nonostante alcuni sondaggi confermino che c’è ancora molta disinformazione, molti neofiti hanno voluto “immergersi” nella parte teorica di questo mondo per informarsi e capire a pieno le dinamiche di come funziona il sistema, prima di tutto per decidere con che tipo di mercato approcciarsi, in base al rischio e alle conoscenze. Ci sono diversi tipi di mercato, tra cui i principali sono: quello “tradizionale” azionario (in cui si possono comprare frazioni di imprese e società come Tesla o Amazon); quello delle materie prime (come l’oro e il petrolio); quello del Forex (da “foreign” ed “exchange”, trattasi di scambio di valute come l’Euro e il Dollaro); quello delle criptovalute (valute basate sulla tecnologia Blockchain, come Bitcoin ed Ethereum).
Valutate le preferenze e il rischio che si vuole prendere (il mercato crypto, essendo più volatile, è molto più rischioso del mercato del Forex, che invece mantiene valori più stabili), bisogna impostare un piano, che consiste nell’individuare dapprima i titoli in cui si vuole investire, e poi decidere un programma preciso da rispettare in qualsiasi condizione macroeconomica.
Per esempio, se una persona vuole investire una certa somma ma non ha intenzione di dedicare troppo tempo a questa attività, esiste un mezzo a disposizione molto efficace: il “PAC” (acronimo di “piano d’accumulo”). Attraverso esso, un soggetto decide di investire periodicamente una somma prestabilita su uno strumento finanziario, sia nei periodi di ribasso che in quelli di rialzo, senza mai prelevare, il tutto per il lungo periodo, quindi 2, 5 o anche 10 anni; la parte più importante in questo caso è quella psicologica, perché bisogna rispettare il piano, senza eccezioni, anche in quei momenti in cui sembra che tutto stia per crollare.
Per quelli, invece, più impazienti di vedere risultati dal proprio capitale, esistono vari strumenti di speculazione, che però sono un’arma a doppio taglio: infatti, se usati inconsapevolmente, possono portare molte gioie ma anche azzerare il valore del tuo investimento in poche ore, soprattutto se implicano l’utilizzo della leva finanziaria, un moltiplicatore che amplifica proporzionalmente gli aumenti così come le perdite al tasso scelto.
Sono strumenti da cui i principianti devono stare alla larga perché sono destinati ad investitori professionisti, i day traders, che si avvalgono di derivati, azioni e obbligazioni per guadagnare velocemente giocando sulle piccole fluttuazioni di valore; se possiamo, quindi, comparare questa tecnica con un meccanismo simile, potremmo chiamare in causa il gioco d’azzardo.
Il mercato preferito dai giovani della nostra età è quello delle criptovalute, molto profittevole, ma che ultimamente ha subito delle considerevoli contrazioni. Un esempio molto recente e tristemente noto è quello del token “LUNA”, che nell’arco di 24 ore è passato ad avere un valore di 110 euro a 0,00001 euro. Quindi, bisogna essere assolutamente consapevoli del rischio preso.
Quello che possiamo consigliare è di informarsi molto bene teoricamente attraverso corsi, libri o video, prima di iniziare praticamente ad investire una somma che ci si può permettere di perdere, e possibilmente di provare dei cosiddetti “simulatori di Borsa” per avere un’anteprima di come può evolversi il proprio investimento. Inoltre, un buon motivo per investire i nostri risparmi è combattere l’inflazione: infatti, se i nostri investimenti andranno bene, rilevando per esempio un +4%, potremmo non solo mantenere un certo potere d’acquisto, ma anche guadagnarci, caso improbabile in cui tenessimo fermi i soldi sul conto.