Il primo di ottobre, a Milano, si è svolta un’importante manifestazione ambientalista organizzata dall’associazione Fridays For Future, fondata nel 2018 grazie agli sforzi della giovane attivista svedese Greta Thunberg. Greta, attraverso manifestazioni in tutto il mondo, sta facendo sentire la voce di milioni di giovani studenti (e non) che credono sia arrivato il momento di invertire la rotta chiedendo ai governi di tutto il mondo collaborazione e unione per risolvere i problemi climatici del Sistema Terra.
Il corteo è iniziato alle 9:30 in Largo Cairoli a Milano, è proseguito poi per piazza Affari e Conciliazione arrivando infine, alle 12:30, in piazzale Damiano Chiesa dove è stato allestito un palco su cui le due celebri attiviste, Greta Thunberg e Vanessa Nakate (che hanno guidato il corteo, insieme ad altri attivisti) hanno tenuto un discorso parlando in modo molto critico e severo nei confronti dei governi e di ciò che non stanno facendo per contrastare la crisi climatica.
“La speranza non arriva dal bla bla dei politici, la speranza non arriva dall’inazione e da promesse vuote come ‘Tutto andrà bene’ e “Stiamo facendo tutto quello che possiamo’” ha detto Greta davanti ad un vasto pubblico di giovani attivisti italiani, europei ed in parte anche extraeuropei. Ha continuato sottolineando l’urgenza di un importante cambiamento che, dice lei, “non è solo possibile ma è urgentemente necessario”. Greta ha terminato il suo discorso rivolgendosi ai manifestanti accorsi (9 mila secondo la questura) portando un messaggio forte: “Noi dobbiamo cambiare le cose, noi insieme siamo il cambiamento”.
Questa manifestazione ambientalista è particolarmente importante in quanto si è tenuta proprio nei giorni della PRE-COP 26, la riunione ministeriale ufficiale dei ministri del clima e dell’energia di una cinquantina di paesi, in cui sono stati discussi e negoziati alcuni dei temi chiave della COP 26 (Conferenza delle Nazioni Unite dei cambiamenti climatici 2021) che si è tenuta questo novembre a Glasgow in Scozia. Per questo è stato ancora più importante scendere in piazza a protestare e ricordare ai governi di tutto il mondo quanto le nuove generazioni reputino importante la questione climatica… perchè, ricordiamocelo, “there is NO planet B”.