La festa di Natale è una delle feste più amate da tutto il mondo, se non la più amata. La sua origine è di carattere religioso ma, nel corso degli anni, la festa di Natale è diventata un’occasione commerciale, per comprare e spendere. Oggi, senza dubbio, il Natale può essere considerato come la festa della famiglia: una festa dove tutti stanno insieme, mangiano insieme e per un po’ mettono in pausa quelli che sono i loro problemi per godersi il calora famigliare.
Quali sono i principali simboli del Natale?
Babbo Natale: è presente nelle culture di tutto il mondo; è colui che porta i regali la notte tra il 24 e il 25 dicembre.
L’albero di Natale: arredare la casa con un albero di Natale agghindato è una tradizione oramai consolidata in tutto il mondo. Solitamente l’albero utilizzato è l’abete.
Il presepe: Il presepe (o presepio) è un’usanza molto sentita nei paesi con una forte tradizione cattolica. La rappresentazione della natività con le piccole statue affonda le proprie radici nel Medioevo, all’epoca di San Francesco che fu il primo a realizzare la scena della nascita di Gesù nel borgo di Greccio.
Il cero di Natale: La notte tra il 24 e il 25 dicembre si usa accendere un cero, una candela. La luce emanata dalla candela simboleggia la nascita di Gesù, giunto per illuminare un mondo oscuro, rendendo così visibile la via della salvezza.
I regali di Natale: I media ci hanno portato a pensare che i regali di Natale siano una “trovata commerciale”. In realtà quest’usanza ha radici molto antiche ed ha un significato profondo.
Per quanto riguarda i bambini, come abbiamo visto l’usanza è nata con la figura di Babbo Natale, anche se in alcuni luoghi è Gesù bambino a portare i doni. Questa discrepanza è avvenuta quando si tentò di proibire il culto di San Nicola, proponendo l’idea che fosse Gesù a portare i regali. Ma non ebbe successo perché i regali, come oggi, erano considerati un premio solo per i bambini buoni, mentre i “cattivi” sarebbero rimasti fuori: risultava difficile credere che Gesù potesse essere così severo. Per questo si preferì lasciare a Babbo Natale il “compito” dei regali, cambiando solo la data.