Fatoumata Fall
Come sappiamo tutti, la Terra sta subendo vari e diversi “attacchi” , non da extraterrestri o da alieni, ma da noi umani, noi che dovremmo proteggere la nostra casa, noi che dovremmo cercare di renderla un posto migliore: si, noi la stiamo distruggendo.
La nostra terra, negli ultimi anni sta subendo trasformazioni di tipo sociale, ambientale ed economico. Per quanto riguarda le trasformazioni ambientali, abbiamo quasi solo cattive notizie: disboscamenti, inquinamento dell’acqua, inquinamento del suolo, del sottosuolo, dell’aria; in poche parole, il nostro ambiente geografico risente molto dei nostri comportamenti e azioni.
Come cura a questi risentimenti, ci sarebbero alcune soluzioni – tra cui gli obiettivi stilati dall’ONU nell’Agenda 2030 – ma per poterli raggiungere ci vogliono diversi elementi tra cui: tempo, ambizione, sacrificio e responsabilità.
Queste ultime tre, però, sono caratteristiche che si stanno perdendo lentamente visto che non ci si vuole mai sacrificare per il bene comune, anzi…. si cerca sempre di pensare a sé stessi. La sostenibilità, però, non si raggiungerà mai con l’egoismo.
In Europa sono stati attuati diversi progetti inerenti la sostenibilità ma, con l’affermarsi della pandemia e per prevenire il contagio, sono aumentati gli imballaggi in plastica e tutti sappiamo bene come la plastica sia uno dei principali pericoli per il nostro pianeta.
Pandemia e sostenibilità sono grandi problemi del mondo d’oggi; nessuno dei due deve eclissare l’altro, anzi bisogna imparare a convivere con le norme anticontagio e con gli obiettivi da raggiungere per essere sostenibili.