“Fare le cose vecchie in modo nuovo. Questa è innovazione”
Joseph Schumpeter, economista austriaco
Quando lo scorso febbraio la nostra redazione approvò la nascita della versione digitale de Il Pelapatate, nessuno poteva sapere quanto questa decisione sarebbe stata profetica.
Nonostante il lockdown dello scorso marzo e l’attuale ritorno alla DaD, il nostro giornalino scolastico ha continuato la sua opera di divulgazione, in una versione completamente rinnovata.
Negli ultimi mesi abbiamo lavorato molto, tutti assieme, per riuscire a dare una nuova forma e una nuova struttura a questo storico progetto della nostra scuola, che prosegue la sua attività da ormai dieci anni. Sono orgoglioso di poter affermare che insieme ci siamo riusciti: la versione online consente una pubblicazione immediata del nostro pensiero, ma permette anche di continuare il nostro percorso in un modo nuovo, dato che il mondo stesso, in forma migliore o peggiore, sembra essere un mondo diverso rispetto a quello di dieci anni fa.
Il Pelapatate non è però un semplice giornalino di istituto, bensì è il mezzo con cui noi ragazzi dell’Einaudi possiamo esporre le nostre idee: fra loro diverse ma sempre e comunque degne di essere espresse.
In questa fase storica governata dai social, dove cerchiamo di sintetizzare il più possibile il nostro non-pensiero, Il Pelapatate è un progetto unico, plurale e controcorrente, che consente a tutte e a tutti di esprimere sé stessi e ciò in cui credono.
Questo è forse il progetto più “alto” dell’Einaudi, per la grande capacità riflessiva, di dialogo e di partecipazione che consente di sviluppare. Un progetto che guarda al futuro, restando però fiero e orgoglioso del proprio passato.
Ed è forse il “ponte”, il simbolo che in questa fase storica ci caratterizza di più come giornalino.
Il “ponte”, come il nostro storico Ponte degli Alpini di Bassano, è un mezzo di collegamento fra due realtà: la capacità di costruire il dialogo fra due mondi, ma anche il collegamento vivo fra la nostra scuola e tutti noi, durante il periodo di DaD.
Questi sono gli obbiettivi che ci poniamo nel nostro piccolo: farci sentire più vicini alla nostra scuola in questo momento di distacco e avvicinare la nostra generazione ad una sana lettura dell’attualità scolastica, oltre che di vita… e perché no? Alla scrittura, se qualcuno fosse interessato ad entrare a fare parte della nostra redazione.
Care compagne e cari compagni di scuola, in questi anni siamo stati il progetto protagonista, seppure sottotraccia, della vostra vita scolastica.
Con i nostri giochi in fondo alla copertina cartacea avete trascorso le lezioni più noiose, con le nostre previsioni positive sull’oroscopo avete tanto sperato nella sufficienza, anche quando i libri non li avevate aperti, con i nostri articoli natalizi e pre-estivi avete atteso le vacanze.
Le porte della nostra redazione sono aperte a tutte e a tutti voi: a chiunque della nostra scuola voglia prenderne parte. Non temete se non siete dei fenomeni nella scrittura, nessuno di noi lo è, ma tutti assieme possiamo continuare a dare ampio respiro e lunga vita a questo progetto meraviglioso: proiettati verso il futuro ma con uno sguardo fiero e degno delle nostre radici.
Perché, fra le tante altre cose, Il Pelapatate è anche questo: un ponte fra tradizione e innovazione.
Il capo-redattore,
Andrea Dalla Palma