Interviste

INTERVISTA AD UNA EX STUDENTESSA DELL’EINAUDI

Di Gioia Baronchelli

In questo articolo la nostra protagonista è  Asia, una ragazza che ha frequentato la nostra scuola qualche anno fa. Con grande disponibilità, Asia ha risposto alle nostre domande sulla sua esperienza personale e sulla sua vita dopo la maturità:

IN CHE ANNI HAI FREQUENTATO L’EINAUDI E COM’È STATA LA TUA ESPERIENZA IN QUESTA SCUOLA?

“Io ho iniziato le superiori nel 2019 e arrivavo da un esperienza pregressa delle medie che mi aveva un po’ traumatizzata perché non mi piaceva, avevo una bella classe ma avevo dei professori che non mi spronavano e non mi sono mai sentita “supportata e valorizzata”. Ho passato l’esame di terza media con un 60, demotivata terribilmente. Per scegliere le superiori ero stata a parlare con una professoressa di economia che conosceva mia mamma e lei mi ha spiegato un po’ come funzionava, insomma quando sono andata a parlare con lei ho detto bene, questa è la scuola che voglio fare perché mi piace e perché mi aveva trasmesso di nuovo fiducia nella scuola e nei professori.

Non avevo assolutamente idea di cosa volessi fare nel futuro forse in realtà il mio piccolo sogno nel cassetto è sempre stato fare l’avvocato perché, avendo in famiglia due avvocati, quest’idea mi è sempre piaciuta però pensavo di non poterne avere le capacità.

I primi due anni di superiori sono andati molto bene ma dopo c’è stato il covid che ha un po’ cambiato il mio modo di studiare. Se una volta studiavo sempre molto e tanto, durante il covid avevo perso la mano a studiare però mai la voglia perché quello che studiavo mi piaceva e stavo attenta alle lezioni, quindi tutto sommato sono andate bene le superiori”.

QUALI SONO I RICORDI CHE TI SONO RIMASTI IMPRESSI DELLA SCUOLA?

“Non c’è un singolo momento, ma ci sono tanti piccoli momenti e soddisfazioni che derivano non tanto dal voto in sé che prendi perché puoi prendere un 6 ma, se in quella materia non sei portato, è il 6 più bello e più soddisfacente che tu possa prendere. Solitamente comunque i bei ricordi per me sono anche tutte quelle piccole soddisfazioni e tutti quei sassolini che io mi sono tolta nei confronti dei miei prof. delle medie che mi credevano una non-capace, una che non poteva farcela e quindi ogni volta che raggiungevo una mia soddisfazione, quindi per esempio un 8 in matematica dove alle medie in matematica non andavo bene avendo una prof. che non mi supportava, ecco queste sono tutte le piccole soddisfazioni quindi bei ricordi che ho.

Sicuramente uno dei più bei ricordi è stata la maturità. Io ho fatto un bellissimo esame di maturità dove ho potuto parlare, dove ho anche visto nei professori la voglia, non di mettere in difficoltà, ma di farmi fare un esame degno di essere chiamato esame. Mi è stata presentata un’immagine inerente anche alla materia dove io andavo meglio che comunque mi ha permesso di spaziare in tutti gli argomenti però partendo da quello dove io ero più sicura ovvero il diritto: materia che la professoressa Loriggiola in qualche modo è riuscita a trasmettermi, ed è riuscita soprattutto a trasmettermi un approccio di studio, un metodo, che non è quello dove apro il libro imparo memoria e basta ma un metodo anche di ragionamento. Quindi posso dire che è stata una professoressa molto importante per me perché mi ha sempre spinto ad andare oltre e mi ha sempre lanciato nuove sfide ma questo comunque tutti i professori. Non posso dire che c’è stato un professore che non sia stato bravo, credo di aver avuto i più bravi professori dell’Einaudi”.

COSA NE PENSI DEL FATTO CHE OGGI MOLTI RAGAZZI TROVANO LA SCUOLA UNA PERDITA DI TEMPO E PENSANO SOLO A FARE I SOLDI SENZA IMPEGNARSI NEGLI STUDI?

“Non si fanno i soldi senza lo studio, con l’ignoranza non si fa niente. Ignoranza non vuol dire essere persone ignoranti ma quando non sai le cose sei una persona facilmente aggredibile. Nel senso che sei una persona che può essere presa in giro in qualsiasi momento.”

Asia ha riportato inoltre un esempio che le è accaduto realmente durante il suo lavoro nel quale, andando a ritirare della merce in un magazzino, le era stato impedito il prelievo, sentendosi dire come fosse impossibile. Asia afferma che, in questo caso, una persona “ignorante” avrebbe semplicemente accettato passivamente l’affermazione ma nel suo caso, grazie allo studio e all’essersi informata, sapeva che era suo diritto e riuscì a riscattare la merce.

“Gli studi invece servono molto. -i soldi sono belli perché io a 20 anni studio e lavoro e prendo la paga anche abbastanza consistente. Ed è vero è bello cioè tante volte ti viene voglia di dire ma io che cavolo sto a studiare se prendo bei soldi; sì, per i bei soldi ora, ma non bastano. Siamo un periodo storico dove servono tanti soldi per vivere non si può pensare di non studiare”.

COSA STUDI E QUAL È IL TUO LAVORO?

“Oggi lavoro in una pasticceria e faccio amministrazione. Sono capitata in questa pasticceria perché il titolare è un amico di famiglia e inizialmente facevo la semplice banconiera ma poi il titolare si è trovato da un giorno all’altro senza l’amministrazione e mi sono sentita “in dovere” di dare una mano e quindi ho preso in mano tutta la parte amministrativa. Studio, anche, e faccio la consulente del lavoro. Potrei dire che è facile ma dico che è difficilissimo ed è impossibile a volte, soprattutto quando non hai le forze di studiare perché lavori. A volte ti viene voglia di mollare perché il lavoro è più soddisfacente e ti dà le soddisfazioni più velocemente nel breve periodo, mentre lo studio in generale dà i risultati dopo tre-quattro mesi quando si hanno gli esami”.

CHE CONSIGLIO VUOI DARE AI RAGAZZI E ALLE RAGAZZE?

“Il consiglio che voglio dare è di viversi questi anni in pace con se stessi, nel senso: non guardando quello che fanno gli altri ma cercando di dare sempre il meglio di quello che si può dare. Non tutti possono avere arrivare al 10, non tutti possono ambire ad arrivare anche al 9 o al 8 ma se uno fa del proprio meglio e arriva anche al 6, va bene così: non è un numero che definisce chi sei. Non è un 85 alla maturità che dice che sono una persona brillante ma non diceva neanche un 60 che era una fallita. Questo è vivere con più leggerezza i voti sapendo che però i voti hanno anche un peso. Nel senso bisogna anche studiare perché arricchisce molto: cioè, io penso a quante cose ho imparato. Questo poi comunque è sempre un bagaglio di esperienze che ci si porta dietro”.

In conclusione, Asia ha aggiunto una riflessione finale, frutto delle ultime settimane di lavoro nelle quali le giornate si sono riempite moltissimo per via delle festività natalizie:  “Il lavoro non è semplice, ci sono periodi stressantissimi e periodi belli”

Risulta quindi palese, dalle parole di Asia, che anche nello studio dopo la maturità e nel mondo del lavoro, se si vuole “scalare posizioni” nelle aziende, fare soldi e avere soddisfazioni bisogna essere disposti a impegnarsi al massimo ed essere pronti a compiere dei sacrifici.

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