Come appena accennato, dopo la fine della scuola, nella zona antistante l’edificio principale della nostra scuola, sono iniziati i lavori per rendere la zona più “green”. Attualmente l’area esterna del Centro Studi è di 11.800 mq di superficie: l’obiettivo di questo progetto era di incrementare del 70% aiuole e tappeti erbosi. E così è stato: le aree verdi sono passate da 2.700 mq a 4.500 mq, con 700 mq di pavimentazione a marciapiede e una pensilina per le bici.
La provincia di Vicenza, che nell’occasione è stata rappresentata dal presidente della provincia Andrea Nardin, dalla vicepresidente Maria Cristina Franco e dal consigliere provinciale con la delega all’edilizia scolastica Davide Berton, ha fortemente voluto questo progetto e lo ha finanziato con una somma di 210.000 euro. A realizzarlo invece è stata l’impresa Molon su progetto di Lorenzo Abate, architetto e progettista, che è intervenuta su una zona rimasta invariata dagli anni ‘60 e che ora ha subito una trasformazione nel segno dell’accoglienza e della sostenibilità.
Il progettista Lorenzo Abate lo definisce come uno spazio comune condiviso che propone di raggiungere tre finalità: dare spazio alla personalità e alla socialità, riqualificare l’area con piante che assorbono poco meno di 100 kg di CO2 l’anno e regolamentare i flussi delle auto, prevedendo parcheggi nella parti più esterne.
L’area presenta disegni geometrici a forma triangolare, con posti a sedere , ideali per una sosta e, occasionalmente, per ospitare attività didattiche all’esterno degli edifici scolastici.
“L’obiettivo del progetto – spiega Davide Berton – è di offrire agli studenti e al personale scolastico un’area di socialità, fuori dal traffico delle auto, dove leggere un libro o fare quattro chiacchiere con gli amici. Il tempo della scuola non si esaurisce all’interno delle aule, ma è fatto anche di relazioni, con gli altri e con l’ambiente.”I percorsi sono interamente realizzati in conglomerato ecologico drenante. Questo comporta l’aumento della percentuale di permeabilità del suolo, abbassando l’effetto di isola di calore urbana. L’ampiezza dei percorsi permette il passaggio di mezzi di soccorso e di carico/scarico, però vieta il passaggio delle auto a cui vengono riservati parcheggi non interferenti con i pedoni.In aggiunta è presente una nuova pensilina ombreggiante per la sosta delle biciclette che garantisce un posto sicuro e coperto dove riporre le bici soprattutto quanto clima e condizioni atmosferiche non sono favorevoli.
In conclusione questo parco “green” avrà effetti di diretta e immediata efficacia anche a lungo termine come:
- maggiore interazione sociale;
- maggiore permeabilità del suolo e assorbimento dell’acqua piovana;
- risparmio di energie e risorse naturali;
- mitigazione dell’irraggiamento solare sull’area;
- miglior controllo indiretto delle temperature esterne;
- crescita della biodiversità attraverso l’attrazione di piccola fauna;
- aumento del comfort ambientale generato dalle piante e dal verde;
- riduzione degli inquinanti gassosi in prossimità degli edifici scolastici.