Il True Crime, letteralmente “il vero crimine”, è un genere che sta appassionando sempre più persone, in special modo gli adolescenti. Esso è un genere che esplora crimini reali e le loro rispettive intriganti storie.
Sono sempre più gettonati: podcast, come “Elisa True Crime”, una ragazza che grazie ai suoi video Youtube su crimini reali ha raggiunto un seguito importante sui social da parte dei giovani, videogiochi e libri dedicati a casi irrisolti, misteri e crimini famosi, che stanno diventando una parte integrante dell’intrattenimento giovanile mondiale.
Durante la lettura o la visione nascono tantissimi interrogativi, si cerca di comprendere, analizzare, interpretare la mente criminale, la scena del delitto, per dare un senso, per capire se assassini si nasca o se si diventi, quali fattori possano aver influenzato un determinato comportamento. A volte tutto questo si trasforma a livello mentale, quasi un gioco: “Fammi vedere se riesci a capire subito chi sia stato o che cosa sia successo”. La possibilità di immergersi in storie criminali vere, spesso avvolte da misteri irrisolti, ad esempio “Zodiac”, famoso serial killer degli anni ’60, alimenta la voglia e la curiosità di risolvere enigmi.
Ricercare segnali, indagare, entrare nella vita degli altri è anche un po’ quello che tante persone grazie al mondo dei social fanno quotidianamente, cioè scoprire qualcosa su qualcuno.
Il crime da un lato ripugna, ma dall’altro attrae e stimola la voglia di scoprire ogni morboso dettaglio dell’omicidio. Molti utenti sono ragazzi impauriti, incuriositi, affascinati o divertiti, poiché il desiderio di conoscere i meccanismi che muovono la nostra mente è parte della natura umana, oserei dire. Il male spaventa, soprattutto quando si parla di crimini reali, ma allo stesso tempo attrae perché è reale, e si vogliono scoprire tutti i dettagli, anche quelli più viscidi.
È come quando ci si mette la mano davanti agli occhi per non vedere la scena di un film horror, ma poi si apre una finestra tra due dita per sbirciare e guardare in maniera più indiretta. La curiosità vince. L’adrenalina vince.
La connessione emotiva con i personaggi coinvolti nei casi è un altro aspetto che rende il True Crime così attraente per i giovani. La possibilità di seguire le indagini, ascoltare le interviste e analizzarle contribuisce a creare un coinvolgimento personale nei confronti delle storie, spesso portando a discussioni tra gli appassionati.
Tuttavia, c’è un lato oscuro in questo interesse crescente. Alcuni critici sostengono che immergersi troppo nei dettagli cruenti e macabri di crimini reali può avere un impatto negativo sulla salute mentale dei giovani, esponendoli a contenuti disturbanti e potenzialmente traumatici.
Comunque, il True Crime ha il potenziale di essere un veicolo educativo. Molti giovani si avvicinano a queste storie con una mentalità critica, interrogandosi sulle ingiustizie e i pregiudizi. Questa consapevolezza può tradursi in un interesse per la giustizia sociale e l’attivismo.
In conclusione, il True Crime sta emergendo come fenomeno culturale significativo tra i giovani, influenzando la loro percezione del crimine, della giustizia e della complessità umana. Mentre il genere offre intrattenimento coinvolgente, è essenziale incoraggiare una partecipazione responsabile e promuovere discussioni significative che vanno oltre la superficie delle storie, incoraggiando una comprensione più approfondita dei temi trattati.
Se non sapete più che cosa leggere o che cosa guardare, vi consiglio alcuni libri, film e serie TV legati al True Crime o al crimine in generale: Elisa True Crime (podcast), Criminal Minds (serie TV), Zodiac (film), The Act (serie TV), Inventing Anna (serie TV), Dr. Death (serie TV), Vatican Girl (serie TV), Law & Order (serie TV), Ted Bundy: Falling for a killer (serie TV), Una stanza piena di gente di Daniel Keyes (libro), Yara di Giuseppe Genna (libro), Nel bosco di Tana French (libro), Innocente di John Grisham (libro).