Vi siete mai chiesti quante informazioni possediate riguardo il tema dei disturbi alimentari? E avete mai meditato su questo problema e sui suoi campanelli d’allarme?
Il 9 novembre io e i miei compagni di classe di 4^I abbiamo avuto l’occasione di riflettere su questo tema grazie alla testimonianza portata da una persona che solo recentemente ha preso consapevolezza del suo disturbo alimentare. Quelle dell’incontro sono state per tutti due ore molto intense ma estremamente interessanti e fondamentali: abbiamo compreso che i racconti delle proprie esperienze hanno il potere di comunicare in maniera molto diretta ed efficace, lanciando messaggi e stimolando a fare qualcosa per prevenire situazioni difficili.
Attraverso il racconto portato, abbiamo individuato tre tipologie di disturbo alimentare:
- la bulimia, contraddistinta da un’alternanza di abbuffate e induzione al vomito;
- l’anoressia, che consiste in una continua perdita di peso dovuta al rifiuto a mangiare per paura di ingrassare;
- l’obesità, ossia l’eccesso di peso corporeo causato (in genere) da un’alimentazione ipercalorica e un’insufficiente attività fisica.
Spesso questi problemi si nascondono in comportamenti dei quali non ci rendiamo effettivamente conto, ad esempio: avendo un eccessivo controllo del cibo e del proprio peso, evitando di mangiare nei momenti in cui si dovrebbe o al contrario, abbuffandosi.
La testimonianza portata ci ha fatto capire che se abbiamo dei problemi, non dobbiamo parlarne con chi si trova nella nostra medesima situazione. Infatti, questo provocherebbe il rischio di regredire e di riportare la nostra difficoltà al punto di partenza, dovendo ricominciare a risolverla da zero, se non con maggiori difficoltà.
Ogni disturbo è in grado di offuscarci la mente e ci può indurre a fare cose che mai avremmo pensato di poter fare; ad esempio l’autolesionismo può essere causato da un disturbo preesistente. Per queste ragioni è importante seguire un percorso con chi ha le conoscenze per aiutarci e renderci consapevoli di cosa vuol dire stare bene veramente; un disturbo ti stringe la mano mentre nell’altra tiene un coltello pronto a pugnalarti.
In Italia si registrano oltre 3500 morti all’anno a causa dei disturbi alimentari e ciò significa che muoiono circa 9 persone ogni giorno a causa di questi mostri interni. Ognuno di noi dovrebbe intervenire, perché sarebbe inaccettabile anche la singola morte evitabile con il giusto supporto. Dobbiamo tenere gli occhi aperti per individuare sintomi o situazioni di questo genere, ed eventualmente utilizzare i mezzi per sostenere chi ne sta soffrendo.
Se hai bisogno di un aiuto (di qualsiasi genere), qualcuno a porgerti la mano e disposto ad accompagnarti fuori dalle tenebre dei tuoi problemi ci sarà sempre; chiunque esso sia accettalo, perché guardandoti indietro capirai che ciò che credevi essere il tuo comfort, era la creatura maligna della quale ti parlavano.
Se credi di avere un disturbo dell’alimentazione o sospetti che qualche tuə amicə ne soffra, chiedi aiuto il prima possibile.
Contatta il Numero Verde S.O.S. Disturbi Alimentari: 800.180.969.