Quando nel tuo paesino tutti i bar chiudono presto, tua madre ti dice di voltare la pagina del calendario verso settembre e i lampioni si accendono alle sei di sera, vuol dire solo una cosa: l’estate è finita e quest’anno abbiamo percepito la sua fine prima del solito.
Tanti, di sicuro, hanno fatto viaggi indimenticabili, feste memorabili ed esperienze incredibili, ma sappiamo anche che c’è chi ha lavorato per guadagnarsi i primi soldini.
Dunque, si arriva a settembre che l’estate sembra volata via, la malinconia e la nostalgia bussano puntualmente alla porta. La ripresa della solita routine è vista come un momento in cui sogni e speranze vengono travolti da un’ondata di amara tristezza. Si ritorna a scuola, si riprendono in mano i libri e il rumore delle onde del mare che sbattono sugli scogli è solo un lontano ricordo.
In un articolo del Corriere della Sera, Alessandro D’Avenia spiegava l’interessante distinzione tra riprendere la routine e ripeterla. Riprendere significa trovare il nuovo nello stesso, quindi con gioia, emozione, desiderio, invece ripetere è trovare lo stesso nello stesso. Inoltre, lo scrittore affermava che spesso viviamo fuori-tempo, senza ritmo e fuori dal presente: ci deprimiamo rimpiangendo il passato, precipitiamo nell’ansia proiettandoci nel futuro, e così ci scappa il presente, unico tempo capace di offrire spunti di gioia solo se noi gli siamo presenti, cioè aperti, in ascolto. Il presente perde valore ed è per questo che ci dà una sensazione negativa, una mancanza di gioia e contentezza.
La chiave per migliorare questa amarezza è il romanticismo. Bisogna romanticizzare ogni piccolo caso, in modo da assaporarlo. Che cosa vuol dire? Chiariamolo con un esempio.
Decidi, una mattina, di fare una passeggiata alle 7:00 (molto improbabile). “Banale e noioso”, penseresti. Ma basta cambiare la prospettiva per rendere un’idea tediosa qualcosa di gradevole. Romanticizzare una camminata significa mettersi una comoda maglietta, mangiare la colazione preferita e quando arriva il momento di uscire, godersi la frescura del mattino tra i capelli, i primi raggi del sole debole e assonnato sulle braccia, notare i particolari della nostra città che di solito non vediamo, prestare attenzione ad ogni cosa che accade, lasciare il telefono in tasca e staccare la mente da tutto il resto.
Romanticizzare non vuol dire solo fare viaggi da sogno o sperimentare esperienze adrenaliniche, romanticizzare significa imparare ad amare la vita nel quotidiano, vivendo ogni giorno pienamente.
Lasciamo perdere il conto alla rovescia per l’estate 2024, abbiamo un anno davanti a noi che a scuola ci permetterà di imparare contenuti nuovi ogni giorno. Forse può sembrare un discorso razionale, ma imparare a eseguire questo piccolo “esercizio” mentale può veramente fare la differenza senza nemmeno accorgercene.
Non demoralizziamoci però! Anche l’autunno ha il proprio fascino: un periodo piacevole e spettacolare, se lo si guarda nel modo giusto. Leggi l’articolo “Fall-obsession” sul nostro sito per capire di che cosa parlo!