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E tu, sei mai stato ghostato?

Giorgia Angelica Ferronato

Ammetiamolo, a quanti di noi è capitato che dopo aver chattato per un po’ con qualcuno via cellulare, con la sensazione che le cose stessero andando bene, improvvisamente; PUF! il nulla più totale?

Il ghosting è un fenomeno attraverso il quale una persona con cui prima avevi ricorrenti contatti telefonici, telematici o sui social, sparisce completamente smettendo di risponderti senza un apparente motivo.

Il ghosting è una tattica di cui si sente parlare specialmente in ambito sentimentale, ma colpisce anche le amicizie e la vita professionale.

Tutto ciò è sicuramente alimentato dall’uso ormai quotidiano di Internet; intere relazioni possono nascere e diventare importanti sul web, come è facile riuscire a contattare una persona grazie ai social è altrettanto facile concludere il rapporto in modo unilaterale, bloccando il contatto, smettendo di rispondere.

Le chat e i social permettono una comunicazione rapida e continua, spesso anche in assenza di rapporto diretto. Il passaggio da sentirsi h24, al silenzio assoluto, è questione di un attimo: basta spegnere il pc, silenziare il telefono, archiviare la chat o andare direttamente offline.

Trovo che questo metodo sia lo specchio di una generazione un po’ vigliacca, abituata a non prendersi le proprie responsabilità ma a sparire e basta senza dover dare nessuna spiegazione per paura di un confronto. Il ghosting è fatto di solito da chi ha paura di ferire l’altro, perchè in effetti un modo carino per dare un rifiuto non c’è; ma parlandoci chiaramente: Meglio sapere di essere stati rifiutati o rimanere nel limbo del “non so cosa ho fatto, perché è successo?”.

A mio parere, il ghosting è una forma di abuso emotivo da parte di chi lo pratica, ma che mostra anche una sorta di autodifesa istintiva; chi lo fa ha spesso paura di deludere l’altro o essere deluso per esperienze passate, oppure per tutelarsi decide di sparire senza dare una vera spiegazione.

Sappiate dunque che se siete stati ghostati, il problema non siete voi: la persona che vi ha lasciato col visualizzato sta dimostrando la sua inadeguatezza e le sue fragilità nell’ affrontare un confronto diretto. Chi diventa improvvisamente un fantasma, nella maggior parte dei casi, si porta dietro paura, senso di colpa, convinzione di non sapere gestire il dolore, anche se poi lasciarsi alle spalle una somma infinita di conti in sospeso non fa che peggiorare la situazione. Il bisogno di sparire quando si presenta davanti una situazione che può metterci in difficoltà è un campanello d’allarme che dimostra una forte immaturità psicologica.  

Come affrontare quindi una separazione causata da questo fenomeno?

Il continuare a domandarsi cosa si è sbagliato o cosa si poteva fare per evitare questa situazione, non fa che aumentare il dolore che si prova dopo la conclusione di un rapporto, anche se telematico. Capire che il problema non siete voi è la cosa principale. Pensare inoltre che sarebbe potuto capitare in qualsiasi momento anche quando magari le cose si erano fatte più seri, può far tirare un bel sospiro di sollievo. Il consiglio spassionato che vorrei dare è questo: cercate di costruire relazioni vere, fisiche e non relazioni che si basino solamente su un “…sta scrivendo”, l’importanza del contatto fisico e degli sguardi spesso, ci fa capire subito se una persona può fare al caso nostro o meno.  La realtà non è quella sugli schermi ma quella dietro agli schermi; le vere frequentazioni.

E se poi ritorna?

È anche vero che spesso chi fa ghosting ritorna facendo finta di nulla, come se fosse tutto apposto, a quel punto siete voi che dovete mettere un punto alla relazione e sicuramente non ricascare nel tranello che potrebbe solo farvi stare peggio (se ci fosse un altro rifiuto).

Prendete coraggio e mettete fine ad una relazione sbagliata, avrete imparato ad essere maturi e solidi e a non farvi mettere in discussione dalle debolezze altrui.

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