In questi giorni è sempre più insistente una voce, quello di un possibile scoppio della guerra tra Russia e Ucraina. Siamo circondati da immagini di soldati che si apprestano a raggiungere il fronte, ma la domanda da porsi è: esiste la possibilità di una vero e proprio conflitto?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo tener presente il problema principale ovvero il possibile ingresso di Kiev nella NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord). Questa possibilità, infatti, è ritenuta, dal governo russo, come tentativo di accerchiamento da parte degli Stati Uniti e di allargamento dell’influenza di quest’ultima potenza.
Quindi sì. Se questa inclusione avvenisse (cosa molto probabile data la disponibilità degli USA di includere nuovi paesi membri), sarebbe una grave perdita per la Russia, visto la sfera d’influenza strategica e politica esercitata sull’Ucraina, sia un duro colpo per l’intera carriera del presidente russo Putin. Tuttavia, bisogna valutare anche altri aspetti che potrebbero scongiurare l’avvio di questa guerra.
Innanzitutto è improbabile che l’Unione Europea e gli Stati Uniti offrano più aiuto in denaro e in armi all’Ucraina. Il costo sarebbe di gran lunga superiore ai vantaggi che si potrebbero trarre.
Secondariamente, è vero che è in atto un movimento armato e lo è ancora di più l’evacuazione delle famiglie dei diplomatici in Ucraina, ma ciò non deve essere confuso con l’inizio imminente di una guerra.
Infine, il dialogo e quindi la strada della diplomazia tra i Paesi coinvolti non si è mai fermato. Alla luce di ciò è pensabile che sarà perseguita l’opzione di addivenire a un accordo comune, senza dare adito allo spauracchio di un imminente terzo conflitto mondiale.
Un altro scenario di instabilità, sommato alla fragilità degli equilibri mondiali in questa fase storica, non aiuta certo a sopire l’ansia collettiva e le paure. Confidiamo nella saggezza dei potenti!