Si è da poco conclusa la settimana del Festival di Sanremo svoltasi dal 2 al 6 marzo scorsi. È stato un Festival come mai prima: un po’ per la pandemia che non ha concesso al pubblico di essere presente in sala, un po’ per tutto ciò che è successo, dagli ospiti ai partecipanti. Sicuramente il Festival 2021 verrà ricordato come unico nella storia della musica.
In un momento poco facile, come quello che stiamo vivendo, il Festival doveva essere un momento di condivisione, di serenità e di spensieratezza: a mio parere, è riuscito a far vivere a noi Italiani una settimana di risate e gioia all’insegna della musica, della bella musica.
È stato un festival innovativo perché, nonostante i mille impedimenti causati dal Covid, tramite le innovazioni tecnologiche, le scenografie e la grafica è riuscito a rendere l’Ariston un palco ancora più importante di quanto non lo sia già. Una settimana quasi surreale all’insegna della musica, un festival fatto di ologrammi e video. Addirittura il cantante Irama, impossibilitato ad esibirsi sul palco causa contagio all’interno del suo staff, ha potuto far ascoltare la sua canzone tramite le registrazioni delle prove.
Soprattutto è stato il Festival di Amadeus e Fiorello che sono stati “STELLARI”! I loro sketch divertentissimi, a volte quasi improvvisati, e la bellezza delle loro reazioni quando succedeva qualcosa di non programmato, sono stati indimenticabili. Un lavoro, il loro, non da poco in quanto sono stati capaci di sdrammatizzare errori tecnici, mettersi in gioco, improvvisare. Per me il Festival senza loro non sarebbe stato lo stesso: vedere due professionisti che, prima di essere tali, sono amici veri e vedere la loro fortissima amicizia riuscire a vincere tutte le difficoltà, è stato davvero BELLISSIMO!
Senza dubbio, è stato il Festival degli ospiti: Elodie, Zlatan Ibrahimovic (una scoperta), Achille Lauro, Mahmood, i Negramaro, Laura Pausini. Ma è stato il Festival anche dei singoli, dai maestri d’orchestra ai lavoratori dello spettacolo. Il Festival delle contestazioni, da Alessia Bonari (l’infermiera simbolo della pandemia) all’appello per la liberazione di Patrick Zaki.
È stato il Festival della condivisione, uno spettacolo in cui le donne sono state parte fondamentale, parte indispensabile dello show in tutte le vesti possibili da cantanti, a modelle, ad attrici, a sportive, a conduttrici e giornaliste.
Tanti i momenti che hanno reso questo festival indimenticabile e mi piacerebbe citarne alcuni perché meritano davvero. Vorrei partire dalle canzoni “Nuove Proposte”: una bellissima ed emozionante vittoria quella di Gaudiano con il brano Polvere da sparo, una vittoria dedicata al padre scomparso due anni prima; un’esibizione toccante che ha raggiunto il cuore di tutti ed ha trasmesso l’amore per la famiglia che è alla base della nostra esistenza.
“E mi brucia il cuore perché non ti ho detto
Quanto ti abbia amato per quello che hai fatto
Per come hai lottato coi mulini a vento
Con la forza del tuo cuore fatto di cemento”
Proseguirei, poi, con le cover che hanno illuminato la terza serata: sono stati momenti brevi ma intensissimi a celebrare e ricordare quella che è la storia della vera musica italiana. Tra le cover più belle, per quanto mi riguarda, Arisa con Michele Bravi con Quando di Pino Daniele (https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sanremo-2021-terza-serata-Arisa-con-Michele-Bravi—Quando-1a053ce0-e446-4eaa-974d-74d835fc6724.html); Ermal Meta nella sua esibizione da brivido con Caruso di Lucio Dalla (https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sanremo-2021-terza-serata-Ermal-Meta-con-Napoli-Mandolin-Orchestra—Caruso–efc43a4a-76b7-497d-8341-6ce738b1816d.html ) ed infine i Maneskin con la loro performance da urlo (accompagnati da Manuel Agnelli) con il brano Amandoti dei CCCP (https://www.raiplay.it/video/2021/03/Sanremo-2021-terza-serata-Maneskin-con-Manuel-Agnelli—Amandoti-956f2452-ab88-4e51-8ed6-bc31b0c2b9f4.html ). In verità, le cover cantate sarebbero quasi tutte da citare per la bellezza che sono riuscite a portare su un palco, in modo semplice ed innovativo senza mai “intaccare” quella che è la vera essenza di brani di artisti così importanti come, ad esempio, Battiato e Tenco.
Tanti sono stati i momenti speciali di questo festival: fantastica è stata l’esibizione di Elodie. La cantante è sembrata un angelo di bellezza e bravura: ha portato sul palco dell’Ariston un medley delle sue canzoni più famose, un insieme tra canto e spettacolo che ha reso il tutto uno show.
Non posso non citare Achille Lauro che è stato fulcro di questo Sanremo: l’artista con ogni suo quadro ha cercato di diffondere un messaggio, che potesse arrivare a tutti in modo semplice, a volte crudo e diretto.
Ha aggiunto un tocco di classe, ad un Sanremo come mai lo avevamo visto, anche Zlatan che con il suo carattere e la sua arroganza ha fatto ridere proprio tutti: la sua presenza sull’Ariston è stata una boccata di aria fresca.
Super meritata la vittoria dei Maneskin: la loro canzone rock “Zitti e Buoni” è la ciliegina sulla torta di un Festival anticonformista.
Foto credits: Matteo Rasero/La Presse; Raule/Venturelli/Getty Images; Rai