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Doping, un metodo per diventare più forti!?

Con il termine doping s’ntende l’utilizzo di sostanze stupefacenti o illegali che portano ad avere un notevole vantaggio psico-fisico nelle prestazioni sportive e nei loro spostamenti.

Logo dell'applicazione Whereabouts

Perché nel doping sono compresi gli spostamenti degli atleti?

Nella vita di ogni atleta di alto livello, atleti di interesse nazionale ed internazionale, si controllano anche i comportamenti ed in particolare gli spostamenti degli atleti stessi. Questi, infatti, vengono tenuti sotto controllo da parte delle organizzazioni nazionali e internazionali antidoping, le quali, attraverso il sistema Whereabouts, registrano tutti gli spostamenti che non fanno parte della routine quotidiana, come gli spostamenti per le vacanze o per le gare.

A cosa serve questo sistema?

Questo sistema serve alle organizzazioni anti-doping come indicazione nel caso siano previsti controlli a sorpresa, in modo tale da trovare gli atleti ovunque siano, in modo da effettuare dei controlli continui ed il più corretti possibili. La mancata comunicazione di eventuali spostamenti, da parte degli atleti, può portare a gravi problemi in quanto, durante l’anno, sono previsti 2 controlli a sorpresa ed uno prefissato, attraverso i quali si controlla l’atleta nel suo periodo di preparazione, ove è più probabile trovarlo sotto effetto di sostanze dopanti. Nel caso si saltino tutti e tre i controlli si rischia di incorrere in una sospensione di 2 anni dalle gare, distruggendo così la carriera per sempre.

Nel periodo out-of-competition di un atleta, vengono effettuati tre controlli come deterrente per gli atleti, ma ciò non significa che gli atleti non siano controllati durante il loro periodo di gare. Ad ogni gara è possibile che si presentino gli incaricati ad effettuare il controllo e che analizzano le urine o il sangue degli atleti, in quanto forniscono eventuali tracce di sostanze. Naturalmente è possibile sottrarsi ai controlli, anche se è controproducente, poichè porterebbe ad una squalifica pari a quella di coloro che non passano i controlli. 

Le sostanze che vengono prese in considerazione quando si effettuano i controlli sul sangue o sulle urine, vanno dalle più conosciute come anabolizzanti, steroidi ormoni della crescita, fino ad arrivare a sostanze possono sembrare essere banalità o di tutti i giorni, come l’alcol e la marijuana, in quanto vanno a modificare lo stato mentale dell’atleta, che riuscirebbe ad alleviare i dolori derivanti da allenamenti o infortuni, fino a favorire un rapido recupero della fatica dell’allenamento. Tra le altre sostanze dopanti sono presenti droghe come la cocaina e le anfetamine, le quali, oltre a migliorare le abilità cerebrali come la concentrazione, migliorano la reattività. 

Oltre alle sostanze sopra elencate vanno aggiunti i diuretici che permettono di eliminare i rimasugli di sostanze dopanti nel corpo oppure velocizzare il calo del peso per atleti che devono rientrare in categorie di peso, causando una disidratazione che, in casi estremi, porta alla morte.

Tornando a parlare di anabolizzanti, steroidi e ormoni della crescita, essi aumentano la creazione di molecole complesse come proteine e lipidi complessi o molecole semplici come amminoacidi essenziali. Essi vengono solitamente utilizzati a scopo terapeutico dagli anziani con problemi di osteoporosi oppure da giovani con problemi di deficienza ormonale. Quando queste sostanze vengono utilizzate dagli atleti si riscontra un miglioramento nel recupero fisico e nella forza grazie all’incremento della sintesi proteica, ma sul lungo periodo può causare la mascolinizzazione nelle donne, mentre negli uomini causa la femminilizzazione, in quanto, vista l’assenza di necessità di produrre gli ormoni, i testicoli rilasciano da soli gli estrogeni.

Prendendo in considerazione gli stimolanti come cocaina e anfetamine, si ha un aumento della capacità respiratoria e circolatoria che permette un rapido recupero fisico ed un incremento della forza e dei riflessi. Ciò ha come effetti contrari l’inibizione dei freni portando la persona ad uno stato di aggressività e di autostima, paragonabile all’invincibilità, fino al collasso per overdose.

Le sostanze che spesso non vengono considerate come dopanti ma che in effetti lo sono, come alcol e marijuana, servono come vasodilatatori nel caso dell’alcol il quale permette una migliore ossigenazione del sangue e quindi un miglioramento della prestazione, del recupero muscolare e della sopportazione del dolore derivanti da fatica o infortuni. La ricerca di un metodo per sopportare il dolore derivante dalla fatica o dagli infortuni porta alcuni atleti, in special modo in paesi in cui è legale, ad abusarne come sostanza terapeutica. Relativamente all’utilizzo e al consumo della marijuana e all’alcol si potrebbe aprire un serio e concreto dibattito, in particolar modo relativamente ai tanti effetti negativi che soprattutto la prima produce, tuttavia, almeno in questa occasione, preferiamo esclusivamente accennare al danno che essi portano negli sportivi e nella loro vite.

In conclusione si può comprendere come le sostanze dopanti siano pericolose e quanto gli stili di vita, che comprendono il loro abuso, possano creare enormi problemi fisici dal punto di vista mentale-psicologico e dal punto di vista fisico, portando in alcuni casi alla morte. Naturalmente, non potendo scrivere un trattato, abbiamo cercato di descrivere il tutto in via generale, per poter diffondere una maggiore consapevolezza del fenomeno del doping, in continuità con l’impegno della nostra scuola che, attraverso gli argomenti trattati dai docenti di Scienze Motorie, sta portando avanti una buona campagna sensibilizzatrice inerente queste tematiche.

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