ATTUALITA' SCUOLA

Intervista alla Dirigente Scolastica Laura Biancato

Il 4 Dicembre 2020, la nostra redazione ha avuto il primo incontro “ufficiale” con la nuova Dirigente Scolastica Laura Biancato.

Dopo le presentazioni ed un breve colloquio con le prof.sse Annamaria Faccio e Francesca Cannatà, che coordinano il progetto de “Il Pelapatate”, abbiamo con piacere ricevuto il saluto online della Dirigente Tecnica del Ministero dell’Istruzione Dott.ssa Amanda Ferrario, intervistata pochi mesi fa dal nostro capo-redattore Andrea Dalla Palma (https://www.ilpelapatate.it/2020/10/11/la-scuola-italiana-e-il-suo-futuro-intervista-ad-amanda-ferrario-ministero-dellistruzione/).

Riportiamo di seguito l’intervista alla Preside Biancato che ha, con gentilezza e simpatia, risposto alle domande della nostra redazione.

R: “Com’è cambiata la gestione dell’ambiente scolastico durante la pandemia del CoVid19?

La gestione è cambiata molto, in quanto ora viene modificata di giorno in giorno perché, come avrete potuto notare, abbiamo iniziato a settembre con una didattica in presenza al 100%, per poi passare al 25% in presenza e infine, a causa delle disposizioni governative, siamo dovuti ritornare alla DaD come durante il primo lockdown. Attualmente stiamo attendendo indicazioni, ma a quanto ci è stato riferito il ritorno in presenza sarà disposto a partire da gennaio 2021, con un ipotetico 75% in presenza.

In genere la gestione della scuola è sempre ordinata e programmata, mentre quest’anno la flessibilità è notevolmente aumentata. Soltanto stamattina io ed i miei collaboratori ci siamo messi a discutere su due ipotesi per il ritorno in classe, una al 75% ed una al 50%. Questa pandemia ha portato in tutti noi, mondo della scuola compreso, la necessità di essere davvero più flessibili. E devo dire che come membri della scuola, studenti, docenti e personale, abbiamo dimostrato di esserne capaci.

R: “Lei è diventata la nostra Dirigente ad inizio settembre e quindi ha avuto poco tempo per attuare dei cambiamenti, in particolar modo a causa dell’attuale situazione pandemica. Quali sono le iniziative da lei prese e che l’hanno resa più orgogliosa?

Quando si entra in una nuova scuola ci si deve prendere il tempo per comprenderne il funzionamento. In realtà, non sono nuova alla realtà scolastica dell’ITET “Einaudi” poiché ho avuto delle belle esperienze sia come genitore, sia nelle tante occasione in cui ho potuto collaborare con la collega Ferrazzi [NdR: Patrizia Ferrazzi, DS sino allo scorso 31 agosto]. Inoltre non credo di aver preso molti provvedimenti specifici sino ad ora, bensì credo di aver ascoltato molto, indagato sui progetti che oggi sono ancora “congelati”.

Ad esempio, è la prima volta che incontro la redazione de “Il Pelapatate”, ma per me non siete nuovi: sono andata a riguardarmi le annate precedenti del vostro giornalino, così come per la web TV Einaudi c’è. Mi sento orgogliosa di seguire una scuola che vedo funzionare bene, che offre un buon servizio per gli studenti. Sono molto contenta di dirigere l'”Einaudi” ed apprezzo tutto il lavoro svolto da personale, docenti e studenti. 

R: Secondo la sua esperienza personale e di vita, perché un insegnante dovrebbe scegliere di dirigere una scuola e perché ha scelto di dirigere l’ITET “Einaudi”?

Un insegnante non sceglie di dirigere una scuola, ma fa un percorso per diventare Dirigente e, quando lo diventa, cambia contratto e quindi non può più insegnare. Amavo molto insegnare, però pensavo che avrei potuto dare un contributo maggiore a più persone diventando dirigente e quindi ho tentato il concorso da giovanissima e, subito, mi sono trovata catapultata in un altro ambiente, allora più semplice rispetto a quello attuale.

Credevo (e continuo a credere) che potessi estendere la mia passione per l’insegnamento anche ad altre persone ed in altre realtà: da ben 25 anni, non mi sono mai stancata di continuare a provarci, anzi, le esperienze fatte mi sono servite per entusiasmarmi maggiormente. Tra un pò di anni andrò in pensione, ma spero che fino a quel momento l’entusiasmo che ho sempre avuto non svanisca.
Il motivo per cui ho scelto l’Einaudi, anche se credo di aver già risposto in parte, è dovuto anche alla mia esperienza come genitore. Mio figlio, infatti, ha vissuto un grande progresso personale in questa scuola. Quindi, ho scelto l’Einaudi perché credevo che sarebbe stato un buon ambiente per lavorare ed, adesso che ci lavoro da quasi tre mesi, ne sono ancora più convinta.

R: “Dulcis in fundo” volevamo chiederle cosa ne pensa delle attività del nostro giornalino?

Rileggendo le annate precedenti del vostro giornalino, ho scoperto che questo è il decimo anno! Appena sarà possibile, dovremmo fare una festa! In questi anni avete vissuto un’evoluzione pazzesca perché se all’inizio si trattava di articoli alquanto accademici, adesso la crescita dello stile di scrittura e l’approfondimento su tematiche culturali e sociali è veramente di alto livello; segno che questo percorso non si è esaurito, bensì ha avuto un’evoluzione.
La mia impressione è che le varie redazioni si siano passate il testimone, aumentando di anno in anno la qualità di ciò che si faceva.
Naturalmente, parte del merito è anche dei docenti che hanno seguito il percorso fino ad arrivare all’edizione on-line di quest’anno che mi piace molto: in particolare, gli articoli di tipo sociale e culturale hanno un taglio giovane e giovanile e sono utili anche per voi studenti.
E poi c’è la grafica che, essendo accattivante, rende ottimo il prodotto.

Gli studenti che sono entrati a fare parte della redazione quest’anno hanno fatto molto bene: è un’esperienza davvero utile e credo che vi daranno spunti ed energie nuove che renderanno questo progetto sempre migliore.

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Ringraziamo nuovamente la nostra Dirigente per il tempo dedicatoci e per l’incontro che, seppure a distanza, è stato un momento di condivisione estremamente significativo per tutti noi.
– La Redazione

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