Avrei voluto un contesto diverso per festeggiare, dopo 10 anni dalla sua nascita, questa nuova edizione online de Il Pelapatate. Non certo un periodo di emergenza per pandemia che rimarrà nella storia, una realtà inedita e surreale, da cui usciremo tutti molto cambiati dentro.
È strano uscire in tale versione, tanto pensata, cercata, progettata, proprio ora quando vorremmo vicinanza e tangibilità.
C’è il piacere di aver centrato un obiettivo, il piacere di raggiungere a distanza anche con le nostre parole tutti i lettori, studenti e docenti, ma quanto sentiamo ora la mancanza di una redazione vera in aula “Ilaria Alpi”, di appuntamenti nei corridoi, del profumo dei toner della stamperia, del piacere di distribuire a scuola quel giornalino cartaceo fresco di stampa!
Avrei voluto un contesto più gioioso e festaiolo, magari attorno ad un tavolo con una bella pizza, come sanno bene i miei redattori (ma si farà sicuramente quando si rientrerà nella normalità). La condivisione di idee e parole è garantita, anzi ora è ben più ampia – o almeno ce lo auguriamo -, la convivialità è impossibile.
È strano rileggere ora il primo editoriale di Nicolò, primo caporedattore. Argomento? La scuola che vorrei!! Se chiediamo ora ai nostri alunni, non abbiamo dubbi. Immersi nella didattica a distanza di queste settimane, in seguito all’emergenza Coronavirus, quante volte ho sentito “Prof, vogliamo tornare a scuola!”. Quale scuola vogliamo ora? Cosa ci manca?
Nicolò nel suo articolo, in quel numero 0 dell’anno scolastico 2010-2011, si chiede Qual è ora la normalità?, ricorda la rigidità nell’attuazione del programma didattico… E conclude: Nell’Europa che punta ad una società basata sulla conoscenza c’è bisogno di tornare ad amare il proprio mestiere, sia quello di insegnante che di alunno.
Quante riflessioni abbiamo fatto tutti in questi giorni!
E stiamo dando tutti il massimo, noi e voi, con grande professionalità ma soprattutto con tanto bisogno di condivisione.
Queste strane coincidenze tengono insieme questi dieci anni. Dieci anni di relazioni interpersonali ricchissime, di amicizie e di confronti continui e stimolanti, anche per la sottoscritta. Relazioni che rivelano tutta l’umanità sia nella nostra debolezza sia nella nostra forza e che sono state teatro di crescita per tutti i redattori che, attraverso Il Pelapatate,hanno avuto la fortuna di incontrarsi.
Con un abbraccio virtualissimo (ma solo per il momento!) ringrazio per il loro contributo creativo tutti i caporedattori – Nicolò, Jacopo, Isabella e Sara, Sofia e Giorgia, Elia, Arianna e Andrea – ed i tantissimi redattori perché hanno sempre cercato un giornalino degli studenti per gli studenti.
Un grazie di cuore, per la preziosissima collaborazione, ai colleghi Giovanni Bortolamai – immancabile persona che ne ha seguito la nascita, Pinuccia Colpo – costante presenza “dietro le quinte”, Francesca Cannatà – competente new entry nella grande famiglia de Il Pelapatate, e Alessandro Privitera – paziente ed esperto nella consulenza informatica.
Annamaria Faccio
Docente referente Redazione Il Pelapatate